Alcune ricerche shock sarebbero emerse dal pc di Alessandro Impagnatiello, reo confesso dell’omicidio di Giulia Tramontano.
A distanza di tre mesi dall’omicidio di Giulia Tramontano, un altro dettaglio agghiacciante è emerso dalle indagini svolte dagli inquirenti sul computer di Alessandro Impagnatiello. Il 30enne barman di Senago – stando a quanto riporta La Repubblica – avrebbe cerato su internet quale veleno somministrare alla fidanzata incinta con l’intento di liberarsi del loro bambino, Thiago, che sarebbe dovuto nascere a luglio scorso.
Alessandro Impagnatiello: le ricerche shock sul computer
Già nei mesi precedenti al delitto di Giulia Tramontano (incinta del loro primo figlio) Alessandro Impagnatiello avrebbe cercato sul suo computer un modo per sbarazzarsi del bambino, Thiago, che sarebbe stato un ostacolo alla sua storia parallela (con una ragazza americana che lavorava presso il suo stesso locale).
Oggi gli inquirenti stanno cercando di accertare se il veleno sia stato somministrato da Impagnatiello alla madre del bambino e se il feto possa averlo assorbito. Questo potrebbe rappresentare un’ulteriore aggravante nel quadro delle accuse contro l’uomo e potrebbe avvalorare le ipotesi riguardanti la sua premeditazione del delitto.